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SUL TEMA DEI CONSIGLI COMUNALI DEI RAGAZZI...
Anche in Francia, a Strasburgo, si è organizzato un incontro nazionale dei Consigli Comunali dei Ragazzi (Conseil des Jeunes nella versione francese) stavolta sul tema di cittadinanza e partecipazione dei bambini e dei ragazzi.
In verità si trattava dell'11° incontro nazionale organizzato dalla Associazione Nazionale dei Consigli dei Bambini e dei Ragazzi (o meglio dei giovani in quanto quei Consigli sono aperti alla partecipazione di tutti gli under 30) che festeggiava i suoi 25 anni di attività e che voleva fare il punto sul tema.
L'isola di Arturo ha stabilito un rapporto di collaborazione e scambio con tale Associazione, con la quale senz'altro condivide la missione e gli obiettivi, e con enorme piacere vogliamo riportare di seguito i 25 punti, meglio le 25 proposte che da tale incontro e dai dibattiti che si sono svolti nella tre giorni di lavoro sono emerse e che sono oggi sottoposte all'attenzione delle Istituzioni politiche e amministrative di quel Paese.
La comune volontà di creare una rete Europea di cittadini giovani e govanissimi che operino e lavorino alla costruzione di una Europa giovane pronta per la sfida con il futuro vedrà, secondo i nostri auspici, un momento di sintesi in un incontro internazionale cui stiamo lavorando.
Intanto dopo la Carta di Riardo, il documento redatto dai CCR italiani nel corso dell'incontro di Riardo svoltosi nel gennaio del 2015, ecco il Documento di Strasburgo: "25 ans, 25 propositions"
25 anni, 25 proposte
Bambini, ragazzi, eletti/e e professionisti insieme
In occasione dei suoi 25 anni, il 30 ottobre 2016 a Strasburgo, durante il Congresso della Partecipazione dei bambini e ragazzi, noi, rete de l’Anacej, composta da bambini e ragazzi coinvolti, dai professionisti, dagli eletti ed elette e dalle Associazioni riaffermiamo che sviluppare i Consigli dei Bambini e Ragazzi e/o tutte le forme di partecipazione è una priorità per la nostra democrazia.
I bambini e i giovani sono cittadini allo stesso titolo degli altri. Essi possono far beneficiare la collettività delle loro conoscenze e delle loro esperiienze. Per permettere loro il coinvolgimento e l’impegno nella società è importante che essi possano esercitare una cittadinanza attiva fin da piccoli.
Bisogna dar loro fiducia. Essi sono capaci di prendersi delle responsabilità e di partecipare alla co-costruzione di tutte le politiche pubbliche e non unicamente quelle relative all’infanzia e alla adolescenza e fanno proposte pertinenti per il miglioramento della società.
L’Anacej, forte della sua storia e delle sue azioni, porta 25 proposte per rinforzare la partecipazione dei bambini e dei ragazzi alla vita pubblica.
Rinforzare la partecipazione dei bambini e dei ragazzi:
È creare le condizioni favorevoli al dialogo tra giovani ed eletti.
Perché la partecipazione sia prima di tutto un incontro, è fondamentale:
1- Considerare i bambini e i ragazzi come cittadini a tutti gli effetti, capaci di fare proposte e di essere coinvolti alle prese di decisione (nelle scelte);
2- Accettare le regole di uno scambio regolare, rispettoso, franco e diretto: i giovani devono essere incoraggiati a esprimere il loro pensiero, gli eletti e i professionisti devono rispondere loro con sincerità e semplicità;
3- Riconoscere loro il diritto ad essere interpellati, a non essere d’accordo, a sperimentare e a prendere iniziative;
4- Vegliare sistematicamente all’impatto sui bambini e i ragazzi delle politiche intraprese (edilizia, trasporti, urbanistica…) e discuterne con loro;
5- Valorizzare e riconoscere le loro idee, il loro impegno e le loro azioni;
6- Assicurarsi che i bambini e i ragazzi organizzati siano informati delle decisioni prese dagli eletti, delle ragioni di quelle scelte e di come le si intende realizzare;
7- Accettare che una concertazione richieda del tempo, degli spazi e dei metodi adatti;
8- Fornire i mezzi umani e finanziari.
È sviluppare la cultura della partecipazione dappertutto, per tutte e tutti
Perché la cultura della partecipazione dei bambini e dei ragazzi si moltiplichi, si rinforzi e sia aperta a tutti i bambini e i ragazzi senza distinzione, è importante:
9- Presentare regolarmente i lavori relativi a istanze di partecipazione nelle sessioni dei Consigli Municipali, Intercomunali, Dipartimentali e Regionali;
10- Assicurarsi che gli eletti partecipino regolarmente ai lavori nelle sessioni plenarie dei Consigli dei Ragazzi;
11- Sostenere ed incoraggiare tutte le istanze inserite nelle leggi: i dispositivi, comme le delegazioni di classe, i Consigli di Scuola, i Consigli della vita collegiale, della vita liceale, i Consigli di Amministrazione dei Licei e delle Università; ma anche i Consigli di quartiere, i Consigli cittadini e i Consigli di sviluppo;
12- Sostenere ed incitare tutti i modi di partecipazione accogliendo i ragazzi negli spazi e nelle istituzioni che frequentano;
13- Incoraggiare gli spazi di incontro e i progetti tra i Consigli dei Ragazzi anche quelli di altri Paesi, così come di altri dispositivi ed esempi di partecipazione;
14- Assicurarsi nel quadro della realizzazione delle politiche pubbliche di chiedere l’opinione ai bambini ed ai ragazzi, valutarla in seguito con loro. Esempio: i ritmi scolastici ed educativi…
È condividere le conoscenze sulla partecipazione
Per far prendere coscienza dell’importanza di sviluppare la partecipazione dei bambini e dei ragazzi, è utile:
15- Promuovere la formazione alla partecipazione di tutti (ragazzi, eletti, funzionari, animatori, insegnanti…);
16- Far conoscere l’esistenza dei Consigli dei Bambini e dei Ragazzi comme forma di impegno al di fuori delle ore di Educazione Morale e Civica (EMC) e delle Giornate di Difesa e Cittadinanza (JDC);
17- Promuovere la Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e in particolare del diritto alla partecipazione ed all’espressione;
18- Sviluppare e condividere la ricerca sullo stato della partecipazione dei bambini e dei ragazzi in Francia e nel mondo.
E' una migliore comunicazione
Perché parlare della partecipazione dei bambini e dei ragazzi non sia solo una foto in occasione di cerimonie, bisogna:
19- Migliorare la comunicazione pubblica locale sui dispositivi di partecipazione con i ragazzi, sulle loro proposte e le loro azioni;
20- Incitare i mezzi di comunicazione collettivi a collaborare con i ragazzi;
21- Promuovere campagne di comunicazione su queste tematiche per evitare caricature (la messa in ridicolo) sui giovani (sul modello della campagna “Stop ai clichés”);
22- Variare i mezzi e i modi di comunicazione per raggiungere pubblici differenti (reti sociali, avvenimenti,…);
23- Permettere ai ragazzi coinvolti di comunicare, scambiare le loro esperienze, accompagnandoli e dando loro mezzi e tempi;
24- Delocalizzare in luoghi diversi della collettività le riunioni dei Consigli permettendogli di promuovere e animare dibattiti con gli abitanti;
25- Sostenere e favorire scambi di esperienze tra i giovani coinvolti.
OGNI SINGOLO PUNTO, OGNI SINGOLA PROPOSTA, E' PIENAMENTE CONDIVISA DALLA NOSTRA COOPERATIVA, CI FACCIAMO ANCOR PIU' VETTORI DI UN MESSAGGIO QUALE QUELLO DELL'IMPORTANZA DI CREARE SPAZI (TEMPORALI, FISICI E UMANI) DOVE LA PARTECIPAZIONE VENGA ATTUATA E PERMESSA A TUTTI, IN PARTICOLARE AI PIU' GIOVANI E DOVE L'ASCOLTO DELLE ESIGENZE, DELLE ESPERIENZE E DELLE PROPOSTE ABBIA LA MASSIMA PRIORITA' PER POTER EFFETTUARE SCELTE CHE RIGUARDINO TUTTI I CITTADINI, PRIMA DI TUTTO I PIU' PICCOLI.